«Mi faccio schifo e non sono più attraente agli occhi di mio marito»
Mi ricordo ancora, quel giorno in cui mi regalarono la mia prima Barbie. Ero nella mia cameretta sommersa da mille peluche, guardavo fuori dalla finestra, cosa che facevo spessissimo e che continuo a fare tutt’ora.
Arrivò mia madre, tutta felice e mi diede un pacchettino rosa con un fiocco enorme fuxia. Io ero estasiata, aprii il regalo et… voilà, la mia prima super Barbie che tanto desideravo con set di abiti e scarpe varie! Da quel giorno memorabile, di Barbie me ne hanno regalate tantissime, tutte bionde, occhi azzurri con un vitino da vespa, fianchi strettissimi e seni perfetti.
Il tempo passò e arrivai alla classica età super complicata che va dai 15/16 anni fino ai 19 circa, periodo in cui non ti vedi mai bella, trovi imperfezioni ovunque, anche dove non ci sono.
Io non mi piacevo perchè non incarnavo quella classica bellezza californiana alla Barbie, ossia occhi azzurri, capelli biondi, lineamenti minuscoli e proporzioni del corpo che (ora lo so) non possono rispecchiare uno stato naturale fisiologico.
Io ero castana, occhi nocciola, lineamenti lineari ma marcati, fisico tutto sommato “normale”, portavo scarpe ortopediche e persino due apparecchi alla bocca.
Mi feci subito bionda platino, mi comprai le lenti a contatto azzurre, mangiavo pochissimo per dimagrire, cercando di far diventare il mio corpo simile ad un avatar della Barbie e mi stavo trasformando in una persona che non ero io.
Ero convinta che in quella trasformazione fosse racchiusa tutta la felicità che ogni donna doveva desiderare, ma non solo: ero convinta che così avrei potuto ottenere tutto quello che volevo
La ricerca della felicità nella bellezza della finzione
Ho iniziato a lavorare come modella abbastanza presto e poi come ballerina in Tv e, anche se stavo coronando i miei sogni nel cassetto, sentivo che non ero mai veramente felice.
Noi donne, purtroppo, veniamo, fin da piccole “sabotate” dall’idea di bellezza da bambole, principesse delle favole, icone delle serie tv etc.. Ci viene quasi “inculcato” in testa che se non sei così non sarai mai felice, che non piacerai a nessuno e non riuscirai ad ottenere quel posto di lavoro tanto ambito che verrà sicuramente assegnato alla segretaria in stile modella di Victoria’s Secret.
Oggi purtroppo viviamo ancora nell’era della perfezione, della finzione, dell’artefatto. Ogni giorno veniamo bombardate da continui stereotipi, che anno dopo anno cambiano, dal seno piccolo e sodo al seno prorompente, dal nasino all’insù, alle gara della labbra e sedere più grossi.
Cambiano le mode e cambiamo noi, che rincorriamo stereotipi finti e stupidi per colpa della “digital distortion”, figlio dell’epoca dell’apparenza.
Stiamo perdendo il senso dell’autenticità. Basta aprire Instagram: quante foto di belle ragazze all’apparenza tutte uguali ci sono?
Per non parlare delle influencer, con il loro uso smodato di chirurgia estetica condita da kg di Photoshop e filtri vari che come unico risultato offrono un’immagine di plastica, irreale e distorta. Capisco che è bello vedersi bellissime, ma irriconoscibili, no!
Anch’io faccio uso, a volte, di filtri e di Photoshop, ma cerco, per mio gusto, di rimanere il più naturale possibile in quanto voglio riconoscermi nell’immagine che posto e voglio che mi riconoscano anche le persone che mi seguono.
In passato ho ceduto spesso alla debolezza di un corpo perfetto curando ossessivamente la mia immagine pubblica. Facevo la showgirl e volevo apparire sempre patinata, quasi irreale, ma fortunatamente, con il tempo ho capito che sbagliavo, che ricercare la finzione non è altro che nascondersi dietro una paura di non essere accettate per ciò che si è.
Un problema di autostima
Questa frenetica rincorsa alla perfezione è in realtà un problema di autostima, che ultimamente sta colpendo moltissime donne che non si sentono all’altezza rispetto alle continue immagini di corpi e visi perfetti che giorno dopo giorno compaiono nelle bacheche dei social, sulle riviste, in tv (praticamente ovunque).
Uno studio del Journal of Health Psychology, conferma che moltissime donne provano cattivo umore, depressione e ansia, dopo soli 30 minuti di visione di riviste di fitness che promuovono un ideale atletico di corpo perfetto. I social, Instagram in particolar modo, non hanno fatto altro che far aumentare esponenzialmente queste frustrazioni.
E tu, che corri da una parte all’altra, tra lavoro, famiglia, figli, ti senti uno schifo. Non ti senti mai all’altezza, l’autostima finisce sotto i piedi, ti trovi a confrontarti con le immagini di bellezze ritenute universalmente valide a suon di like che non corrispondono a quello che vedi tu allo specchio.
In un’intervista sulla rivista Vanity Fair, la dott.ssa Stefania Andreoli, psicologa e psicoterapeuta, membro della commissione IAP (Istituto per L’autodisciplina pubblicitaria) cita:
“L’esperienza femminile di continuare a subire la pressione psicologica del valore di sè, associato ad una certa immagine estetica, nostro malgrado resiste, quanto i possibili condizionamenti che ne conseguono.
Per qualcuna infatti temere la propria inadeguatezza o il giudizio altrui rischia di irrobustire vere e proprie condizioni di disagio che possono produrre stress e addirittura concorrere e favorire vissuti di ansia e alterazioni del tono dell’umore”
L’unicità è la vera bellezza
Io voglio dirti che l’unicità è la cosa più importante, siamo tutte belle e la perfezione non esiste, non dobbiamo assomigliare a nessuno, ma diventare ed essere ciò che noi vogliamo.
Per questo cito sempre: diventa la parte migliore di te stessa, migliorandoti se vuoi e rendendo le tue imperfezioni una caratteristica che ti differenzia e ti renda unica e speciale
Noi tutte siamo in continua evoluzione, non solo fisicamente, ma anche a livello di mente e anima. Ogni giorno dobbiamo prenderci cura del nostro corpo, che è la nostra casa e della nostra parte interiore, che è fondamentale per stare bene con noi stesse.
Seguo molte donne e quasi tutte hanno un problema in comune: sono frustrate perché non si vedono belle, non si piacciono e trovano solo i loro difetti.
Essere felici con noi stesse è davvero molto importante, ci da sicurezza ed autostima, non preoccupiamoci di diventare dei cloni di qualcuno, concentriamoci su di noi!
Purtroppo viviamo in questa era e dobbiamo imparare a difenderci. Ogni mattina quando ti alzi fatti un sorriso e dì a te stessa: “IO sono Favolosa”, perchè lo sei! Non hai nulla da invidiare a nessuno, perché tu sei tu e sei speciale per questo.
Ti vedi vecchia, grassa, brutta? Cambia pensiero e lavora sodo per essere ciò che vuoi tu.
Lo puoi fare, basta cambiare le vecchie cattive abitudini con quelle più salutari, eliminando pigrizia e paura.
Non pensare a diete “da fame” e workout da marines, pensa al giusto equilibrio tra le combinazioni: quando si è in equilibrio tutto fluisce nel modo corretto.
Inizierai a stare sempre meglio, la mente sarà più lucida, la creatività in esplosione, le tue cellule inizieranno a mandare messaggi positivi che si rifletteranno su un’armonia totale, compresa quella estetica.
Ci dicono che l’unico scopo dello sport è avere glutei scolpiti ed addome piatto, quando il vero messaggio dovrebbe essere:
fai sport perchè ti porta ad uno stato di benessere globale
Quanto è importante l’estetica per la donna oggi?
Io personalmente mi curo, ma senza ossessione, ho semplicemente adottato uno stile di vita all’insegna del “wellness”, perchè mi fa stare bene ed in equilibrio, di conseguenza mi mantiene in forma e giovane.
Il punto di partenza è fondamentale: mangio sano e faccio attività fisica per la mia salute che si ripercuote in una cura anche estetica. Ecco, è da qui che devi partire, non da: ”mi ammazzo di squat fino al vomito” per avere un sedere alla Jennifer Lopez.
Fortunatamente sono lontana dal voler emulare qualcuno, ho sempre creduto che l’unicità faccia la vera differenza, come un proprio modo di portare i capelli o un proprio stile di abbigliamento senza seguire mode da gregge
Siamo guerriere, siamo donne!
Siamo donne con un cervello pensante e viviamo in un periodo storico dove questo “piccolo particolare” è messo in secondo piano (e non dimentichiamo che viviamo in una società ancora maschilista).
Le nostre antenate hanno lottato per la parità dei diritti fin Dalla Rivoluzione Francese per arrivare alle Suffragette ed avere la possibilità di votare. Siamo delle vere guerriere, capaci di fare grandi cose, riusciamo a destreggiarci tra mille impegni, tocchiamo il fondo ma risaliamo verso la luce senza farci scalfire.
Abbiamo il grande dono di procreare, è già questo è un potere da “supereroi”! Riusciamo a sopportare il dolore del parto e ogni mese i fastidi ormonali del ciclo.
Siamo una miniera di emozioni, e nonostante tutto facciamo sempre tutto!
Riprendiamo in mano il nostro vero valore, senza dimenticarci della nostra femminilità, lottiamo per l’unicità, la personalità, l’evoluzione.
Ringrazio di cuore le persone e gli avvenimenti della mia vita che mi hanno insegnato a comprendere i veri “valori” della bellezza…. Quella autentica!